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LA
COLTIVAZIONE DELLA CANAPA INDUSTRIALE
E’ LECITA IN ITALIA Aggiornamento gennaio 2017
Quello
che dovete sapere
Le
condizioni perché oggi una coltivazione di canapa possa essere
considerata lecita in Italia sono soltanto tre:
- seminare
una varietà di canapa iscritta nel Catalogo Europeo delle sementi. In tale Catalogo vengono
iscritte su richiesta del costitutore, soltanto varietà che, seguendo
una procedura
regolamentata dall’UE, hanno dimostrato di avere un contenuto di THC
inferiore allo 0,2%.
- avere
la fattura di acquisto del seme (che indica varietà e lotto), e il cartellino che
attesta che si tratta di varietà iscritta certificata. Il cartellino è rilasciato
dall’Istituto Pubblico incaricato dallo Stato in cui il seme è stato
prodotto ed è cucito o comunque attaccato al sacco. Ricordare quando si
acquista il seme di controllare che sia venduto da soggetto
autorizzato, che ci sia il cartellino e anzi di toglierlo prima di
buttare/bruciare il sacco. Se il seme non viene utilizzato tutto, può
essere utilizzato per seminare anche l’anno successivo ed è sempre
indispensabile disporre del cartellino da esibire all’occor renza.
- all’emergenza
delle piantine darne comunicazione alla Stazione delle Forze
dell’ordine più vicina e soltanto a quella. Se l‘azienda che coltiva si
trova in un comune e il terreno coltivato a canapa si trova in un altro
comune, la comunicazione va fatta alla Stazione delle Forze dell’Ordine
che ha competenza sul terreno dove si trova la coltivazione. La
comunicazione di una coltivazione a più stazioni delle Forze
dell’Ordine dà lavoro inutile e crea confusioni.
Attenzione
Non
sono più prescritti quantitativi minimi di seme da impiegare né
rese minime di steli da ottenere. Non è più prescritto che chi
coltiva deve avere stipulato un contratto con un primo trasformatore
autorizzato di paglie (steli) di canapa.

Non
è necessario che i campi siano recintati né illuminati, né che
siano adottate altre misure di sicurezza come cartelli e simili.
Non
è neppure prescritta una superficie minima da coltivare ma si deve
trattare di un campo.
La
nostra associazione nel lontano 1998 a nome dei soci si era impegnata
con il Ministero delle Politiche Agricole a far coltivare almeno 1
ettaro per azienda (non per appezzamento) per agevolare i controlli
amministrativi del THC delle coltivazioni, controlli che ancora oggi
si devono riferire al 30% delle coltivazioni.
Oggi
chiediamo agli agricoltori di seminare almeno 1000 mq e in montagna
anche superfici inferiori, a condizione che comunque si tratti di un
campo.
Questo
soprattutto a scanso di rischi perché l’esperienza ci dice che la
coltivazione
di canapa lecita nel rispetto delle condizioni indicate
sopra ma su superfici molto ridotte, che non possono essere
considerate un campo, attrae l’attenzione delle Forze dell’Ordine
nella funzione di repressione della produzione e commercializzazione
della droga, soprattutto quando nell’epoca della fioritura arrivano
ragazzini a predare foglie e infiorescenze, poiché la canapa
industriale non si distingue alla semplice vista dalla marjiuana, può
capitare
che siano avviate indagini che possono comportare la
necessità di nominarsi un avvocato difensore e talvolta anche uno o
più periti con il risultato che se la canapa risulta industriale si
è assolti ma non si ha nessun rimborso delle spese legali sostenute.
Controlli
Amministrativi
Ogni
anno su un campione esteso di coltivazioni di canapa viene eseguito
un controllo amministrativo per verificare il
loro tenore di THC.
L’eventuale sforamento del limite dello 0,2% (con la nuova legge elevato allo 0,6%) non comporta
provvedimenti
a carico dell’agricoltore ma soltanto la segnalazione
dello sforamento al Ministero e all’UE per il monitoraggio della
varietà.
Il
controllo è preceduto dall’avviso in genere telefonico al
coltivatore.
Controlli
delle Forze dell’Ordine
Nel
contesto delle azioni antidroga sono sempre possibili controlli delle
coltivazioni da pa rte
delle Forze dell’Ordine. Questi controlli non
sono da temere da parte degli agricoltori se le procedure prescritte
sono state rispettate e la documentazione (fattura di acquisto,
cartellino, comunicazione della semina) è conservata regolarmente.
Grandi
novità in arrivo
Nel
novembre 2016 il Senato ha approvato il
disegno della legge di sostegno alla coltivazione della canapa
industriale che richiedevamo da oltre 15 anni proponendo ad ogni
governo un testo che abbiamo sempre arricchito sulla
base delle
esperienze e che è stato adeguatamente considerato nella stesura
definitiva.
Per l'attuazione di questa legge occorreranno dei decreti
ministeriali per la cui predisposizione saremo consultati e
parteciperemo,
come abbiamo sempre fatto, nell’interesse degli
agricoltori, insieme alle associazioni di categoria degli stessi.
Assistenza
tecnica e legale burocratica
Ricordiamo che l'assistenza ai legali ed il supporto informativo agronomico vengono forniti solamente a chi e' associato ad AssoCanapa.
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